Weekend tra i borghi più belli della Puglia

Alla scoperta della Bassa Murgia e della Valle d’Itria

Era da un po’ che volevo tornare in Puglia e anche se all’inizio del 2020 i progetti erano ben lontani dal fare un viaggio in Italia, per la fine dell’estate sono riuscita ad organizzare un weekend tra i borghi della Bassa Murgia e la Valle d’Itria.

Conversano

Dopo aver percorso l’autostrada Napoli-Bari e qualche strada statale circondata dai vigneti, io e il mio compagno siamo arrivati a Conversano, probabilmente nel momento della siesta pugliese, giacché il borgo era completamente deserto.

La Piazza della Conciliazione di Conversano, nota anche come “Largo della Corte”, ospita alcuni dei più importanti monumenti del borgo medievale, tra questi il castello Acquaviva d’Aragona e parte della Basilica Minore.

Il vento fresco e quel silenzio assordante mi hanno trasmesso subito un senso di pace, che cercavo da tempo.

Prima di fare il check-in presso il B&B Dei Balzi – Dimore di Charme, prenotato su booking.com, ci siamo fermati a un bar di fronte al Castello ed abbiamo ordinato una birra e una granita alle mandorle, semplicemente deliziosa!

Pensavo che la granita alle mandorle fosse una specialità tutta siciliana e, invece, ho scoperto che questa fresca e gustosa bevanda fa parte della tradizione gastronomica pugliese, soprattutto nell’Alta Murgia.

Così come deliziosa era la nostra camera : la “suite lavanda” situata all’ultimo piano del B&B gestito da Annalisa, molto gentile e dal gusto raffinato.

Ottima la scelta degli arredi, un mix di antico e moderno perfettamente combinati.

Di Conversano ho apprezzato molto la quiete e il vedere come gli abitanti si riunissero al bar presto al mattino per fare colazione o la sera in piazza per chiacchierare.

C’era qualcosa di armonioso in quel borgo, sia nell’architettura che nelle persone che lo animavano.

Il rintocco delle campane ha scandito ogni singolo momento trascorso tra quelle vecchie mura, mentre le voci dei ragazzi, che giravano tra i vicoli di notte, mi hanno riportata alle sere d’estate di un tempo, trascorse tra amici.

Polignano a Mare

Tutt’altra impressione è quella che mi ha lasciato Polignano, una piccola cittadina a strapiombo sul mare, situata poco distante da Conversano.

Nella foto il borgo di Polignano vista da Pietra Piatta: la scogliera alle spalle del Monumento dedicato a Domenico Modugno

Decisamente più animata e frizzante, piena di boutique di design e artigianato locale, bar e ristoranti. Ma allo stesso tempo, intima e romantica con le sue stradine acciottolate, le case bianche e le scalinate decorate con fioriere e versi di poesie dei più svariati autori.

La gente passeggiava sorridente per il borgo o sostava sulle terrazze panoramiche in attesa del selfie perfetto al tramonto.

Polignano ci ha entusiasmato e permesso di chiudere in bellezza la prima serata con un gustoso tagliere di salumi e formaggi tipici e vino pugliese!

Cisternino

All’indomani, ci siamo recati nella Valle d’Itria e abbiamo fatto una prima tappa ad Alberobello, il famoso paesino dei trulli.

Al termine della visita, abbiamo proseguito il viaggio verso Cisternino, ritenuto uno dei borghi più belli d’Italia.

L’idea di visitare questo paesino ha iniziato a balenare nella mia testa quando, circa a metà luglio, ho letto un articolo sui centrini sospesi di Cisternino, un’installazione temporanea realizzata dall’artista e designer Bernardo Palazzo e intitolata “rainbow”.

Poi, una mia amica mi ha parlato dei famosi fornelli : macellerie adibite a trattorie che cuociono tanta buona carne alla brace e preparano altri piatti prelibati della tradizione pugliese.

Così mi sono convinta e ho deciso di includerla nell’itinerario.

Vista della Valle d’Itria dal belvedere di Cisternino

A Cisternino ci siamo arrivati a ora di pranzo. Al momento perfetto per prendere posto a uno dei tavoli inclinati lungo via Regina Elena, presso la Trattoria Bère Vecchie, e mangiare dei deliziosi scrigni ripieni di burrata pugliese e due orecchiette con le cime di rapa!

Casamassima

Stremati dal tanto camminare, dal sole e dal caldo, dopo una breve tappa a Ostuni, abbiamo deciso di rientrare subito a Conversano.

Il giorno successivo, sulla via di casa, ci siamo fermati a Casamassima, conosciuta anche come il “Paese azzurro”.

Anche qui, la curiosità di visitare questo piccolo comune in provincia di Bari è nata dopo aver letto su numerosi blog di viaggio e riviste tra le più rinomate, dei suoi vicoli e case tinteggiate di azzurro.

Caratteristica che la lega ad altre città “azzurre” nel mondo, come Jodhpur (India) e Chefchaouen (Marocco). Non potevo lasciarmela scappare!

Non è tutto oro quel che luccica!

Una volta lì, mi sono resa conto che le aspettative che avevo era troppo alte. Ho trovato un borgo “fantasma”, abbandonato un po’ a sé stesso.

L’azzurro sbiadito, quasi nessuna attività commerciale locale o che richiami il turista e, inoltre, la gente sembrava anche stranita dalla nostra presenza.

Il paese azzurro ha, sicuramente, l’aria di essere un borgo “sospeso nel tempo”, eppure da più l’impressione di essere “sospeso a un filo”. La sua memoria, infatti, rischia di sparire e sarebbe davvero un peccato, perché la sua unicità dovrebbe, invece, essere premiata.

Marilina Pagliara, sostenitrice della memoria storica e architettonica di Casamassima

Dopo giorni pensando a come portare alla luce questa realtà, tra le pagine di google ho trovato un’intervista di Elisa de Pascali, di Nomadic Emotions and Stories of a Wanderer, a Marilina Pagliara.

Pugliese di adozione, l’architetto è impegnata nel recupero e nella valorizzazione di questo borgo.

Grazie a lei ho trovato il modo giusto per farlo: ossia invitandovi a leggere l’intervista e anche un altro post di Elisa, “Casamassima: perché visitare il Paese Azzurro in Puglia.

Sono sicura che con una consapevolezza diversa sarà possibile aiutare Marilina e chi insieme a lei si batte ogni giorno per mantenere viva la memoria del borgo ed evitare che svanisca per sempre.