Torino: il quartier generale dei Subsonica
Per molti, parlare di Torino significa parlare del suo immenso patrimonio artistico-culturale, della sua importanza storica ed economica e della sua “magia”. Per me, parlare di Torino significa, prima di tutto, parlare dei Subsonica.
I Subsonica sono un gruppo musicale torinese, tra i maggiori esponenti della scena musicale alternativa italiana per la loro musica e per i loro testi. Ho imparato a conoscere Torino attraverso i loro racconti e le loro canzoni.
Volevo visitare Torino perché volevo andare ai “murazzi” (ossia alle arcate che costeggiano il fiume Po, punto nevralgico della movida torinese) e a “Casasonica”, il vecchio quartier generale dei Subsonica dove prendeva forma la loro musica. Ed un giorno ci sono andata, anche se Casasonica ormai non esisteva più e i Murazzi stavano attraversando un periodo di crisi, ma il suo fascino mi ha rapita ugualmente.
Torino: anche città del cioccolato, della magia nera, del cinema e dell’arte
Generalmente, quando si arriva in una città nuova in treno, il panorama che si presenta davanti agli occhi non è mai uno dei migliori. Il panorama che si vede all’uscita della stazione di Torino Porta Nuova, invece, è sorprendente. La sensazione è quella di essere assorbiti subito dalla routine della città.
Per poter sfruttare a pieno un weekend nella romantica e misteriosa Torino consiglio di scegliere quali bellezze artistiche visitare. La Mole e il Museo Egizio chiaramente sono un must e vanno visitati a prescindere!
Mangiate il brasato (semplicemente divino!) e una focaccia in Piazza Castello alla Focacceria Riviera Ligure. Fate una passeggiata nel Parco del Valentino e ovviamente trascorrete una serata ai Murazzi!
Per una passeggiata serale lungo i portici di Piazza Vittorio Veneto, invece, consiglio di scegliere questa canzone come colonna sonora.
Buon viaggio!
Info sul testo della canzone:
Il testo è una dedica d’amore a Torino, a piazza Vittorio Veneto e ai suoi portici semi-illuminati da lampioni sbadati, complici di serate alcoliche e di piccole storie che scendono e salgono lungo le scalinate dei Murazzi, senza mai avere la certezza di dove andranno a finire.
Sono tante, secondo i Subsonica, le somiglianze fra l’ istrice, animale notturno molto schivo, sempre in fuga da qualcosa, che ama i luoghi isolati e cespugliosi, e la Torino sotterranea e malinconica che si nasconde fra le rocce del lungo Po, il cui fruscio per altro entra nella canzone come sottofondo registrato dal gruppo dalla riva dei Murazzi e successivamente compresso a tempo sulla base. « l testo parla di Torino e di una relazione amorosa attraverso parole essenziali e chiare; lo scenario sono i lampioni e i portici che corrono fino al fiume. E Torino stessa è una città sfuggente, dall’umore selvatico, che tende a nascondere i proprio cuore in mezzo al traffico d’ anime»
Fonti: La Repubblica, TORINO, L’ ISTRICE L’ INNO DEI SUBSONICA PER LA CITTA’ SCHIVA
Io abito a Torino, ma ho sempre ignorato i Subsonica. Sapevo della loro esistenza, tuttavia non ho mai approfondito né la loro musica né i loro luoghi. Anche i Murazzi, molto “folkloristici” per i residenti non mi hanno mai attratto più di tanto ahahah. Probabilmente abbiamo solo gusti diversi 🙂
Non necessariamente dobbiamo averli. Il punto è che anche la musica può essere ispirazione per un viaggio.