La spada nella roccia di San Galgano

E se la spada nella roccia di Re Artù fosse in Toscana? Precisamente a San Galgano, nel comune di Chiusdino, tra il bellissimo borgo di Massa Marittima e la città di Siena?

Tutti correrebbero a scattarsi una foto mentre cercano di estrarla, proprio come fanno a Disneyland Paris. Ne sono sicurissima. Ma no, quella spada non è di Re Artù.

La spada appartiene a Galgano Guidotti, un cavaliere medievale che scelse di abbandonare quell’arma e tutto ciò che essa rappresentava, quindi ricchezza e potere, per dedicarsi a una vita da eremita.

Il gesto di conficcare la spada nella roccia, spezzando così la sua punta affilata, utilizzata per uccidere, simboleggiava l’atto di conversione alla pace e alla vita monastica.

La spada nella roccia è oggi custodita in una teca all’interno dell’Eremo di Montesiepi, a poca distanza dall’abbazia costruita successivamente in “onore” di San Galgano.

L’Abbazia di San Galgano

Galgano Guidotti morì due anni dopo la sua conversione. La sua storia fu di ispirazione per molti cavalieri e giovani come lui e in poco tempo l’Eremo di Montesiepi si trasformò in un luogo di peregrinaggio.

Fu allora che il Vescovo di Volterra, per interessi politici e territoriali, chiese al Papa Lucio III di proclamare Guidotti Santo e di edificare per lui un’abbazia.

I monaci cistercensi, provenienti da Casamari, vicino Frosinone, si insediarono nella zona attorno all’Eremo e vi costruirono l’abbazia per San Galgano.

Vi sorprenderà sapere che in realtà l’abbazia fu realizzata per ultimo. Prima di essa furono costruiti: una piccola cappella dove celebrare le messe, i dormitori, il refettorio, la cucina, la sagrestia, i laboratori, il chiostro, i corridoi che collegavano le varie sale e il cimitero.

La realizzazione di questo grande complesso monastico durò settant’anni, dal 1218 al 1288. Poi nel 1328 arrivò la prima carestia e nel 1348 la peste, dando inizio al suo declino. Più tardi fu saccheggiata più volte dai mercenari, in parte distrutta e addirittura utilizzata come stalla.

Nel 1786 un fulmine colpì il campanile che crollò sul tetto (ed ecco perché San Galgano non ha il tetto), così tre anni dopo fu sconsacrata e abbandonata del tutto.

Curiosità sull’abbazia di San Galgano

Scavi recenti hanno fatto emergere informazioni importanti circa la vastità del complesso e le sue successive riforme.

Grazie agli studenti di archeologia dell’Università di Siena, infatti, oggi è possibile “vedere” dove si trovavano il refettorio e la cucina, i corridoi interni che collegavano questi ambienti all’abbazia ed il chiostro. All’interno dell’abbazia è possibile vedere, inoltre, dove si trovava la prima cappella e la scala attraverso la quale si accedeva ai dormitori, infine l’altare.

Duranti gli scavi, c’è stato anche il ritrovamento di una tomba, situata proprio davanti all’altare, e di una reliquia che probabilmente appartiene proprio a San Galgano. Al momento non è stato ne confermato ne smentito nulla, perché gli studi sono ancora in corso.

Quest’estate, per la prima volta, gli studenti dell’Università di Siena coinvolti negli scavi e nel progetto di valorizzazione dell’abbazia di San Galgano, hanno svolto delle visite guidate.

Ho avuto la fortuna di parteciparvi ed è stato molto interessante perché non è stata la solita visita guidata, ma un percorso tra storia e archeologia, in chiave molto leggera e simpatica, alla scoperta di questo luogo quasi leggendario.

La visita era inclusa nel prezzo del biglietto d’ingresso all’abbazia (costo € 5,00), ed è durata più di un’ora. Il biglietto permette l’accesso anche al Museo di Chiusdino e alla Rotonda di Montesiepi, dov’è custodita la spada nella roccia.

Per ulteriori informazioni sul progetto di valorizzazione dell’abbazia, potete consultare la pagina facebook degli studenti “Archeologia a San Galgano”.

Come arrivare a San Galgano

L’abbazia di San Galgano si trova nel cuore della campagna toscana, tra l’alta maremma e le crete senesi. Non è dunque facile da raggiungere in trasporto pubblico. Il modo più semplice per arrivare a San Galgano è in auto.

Da Siena, dista circa 40 km. All’ingresso, troverete il tipico viale di cipressi, un parcheggio gratuito e un agriturismo.

L’abbazia è aperta tutto l’anno, cambiano però gli orari. In generale, dalle 10:00 alle 18:00 è possible accedervi sempre. I prezzi sono i seguenti: