Edimburgo e le Terre Alte (Le Highlands)

Sono stata spinta a partire per Edimburgo per ragioni che non starò qui a spiegarvi. Vi basti sapere che, dal momento in cui ho prenotato il volo, la voglia di scoprire quanto bella e misteriosa fosse questa città è diventata quasi un’ossessione.

Forse ero posseduta da qualche spirito scozzese!!

A parte gli scherzi: amici, colleghi e conoscenti si illuminavano non appena pronunciavo la parola Edimburgo. Me ne hanno parlato benissimo e ripetuto più volte “ti piacerà”. Per cui, incuriosita, ho iniziato la mia ricerca pre-viaggio su internet e ho buttato giù un piccolo itinerario che includeva una visita panoramica della città, uno o più tour per scoprire la Edimburgo macabra e spaventosa, un tour delle Highlands, per fare tappa al celebre lago di Loch Ness, e una fugace visita a Glasgow per partecipare al concerto di uno dei miei cantanti preferiti del momento: Jack Garratt.

Edimburgo: terra di leggende e misteri

Il viaggio è iniziato a ridosso del ponte di Ognissanti, o di Halloween (perché fa più effetto!). C’erano sparse per la città ancora zucche decorate, adagiate dinanzi alle porte di casa…e di una chiesa!

#1 GIORNO: SU E GIÙ PER ROYAL MILE

Il primo giorno ho fatto una visita panoramica della città ed in particolare ho percorso il Royal Mile e visitato il Castello di Edimburgo (ingresso 19,50£).

Royal Mile è la strada principale del centro storico di Edimburgo, che va dal Castello alla Holyrood House, residenza dei reali di Scozia, oggi abitata per qualche settimana all’anno dalla Regina Elisabetta II.

Percorrendo Royal Mile il mio sguardo si è posato subito su quelli che qui chiamano “closes” : viuzze strettissime e lunghissime, a volte caratterizzate da scalinate ripide, che conducono al livello più basso della città.

La storia dei closes nasce con l’inizio dell’edificazione di Edimburgo. Per mancanza di spazio e luoghi pianeggianti, la città fu costruita su più livelli. Nelle zone più alte, esposte alla luce, vivevano le classi agiate e nobiliari. Nelle zone più basse, scure e soffocanti, le classi meno abbienti. E proprio tra questi vicoli ebbe luogo uno degli episodi più macabri della storia della Scozia, di cui vi parlerò più avanti.

#2 GIORNO : TOUR DEI CLOSE E DEI FANTASMI

Il secondo giorno mi sono dedicata alle “storie misteriose e spaventose” di Edimburgo, e ho fatto per primo il tour di Mary King’s Close, poi il Ghost tour (il tour dei fantasmi).

IL MARY KING’S CLOSE TOUR

Questo tour racconta cosa successe intorno al 1645, quando la città fu colpita da un’epidemia di peste: interi vicoli, con dentro gli ammalati, vennero sigillati per evitare che la peste si diffondesse. Centinaia di persone furono letteralmente murate vive nelle loro abitazioni e lasciate a morire.

Finita l’epidemia, arrivò l’ordine di rimuovere i cadaveri. I corpi erano diventati così rigidi che i becchini furono costretti ad amputarne gli arti per trasportarli fuori dalle porte strette e farli passare attraverso le scalinate tortuose e ripide. Davvero raccapricciante!

Chiaramente, poche persone scelsero di riabitare quei vicoli dopo la riapertura. Ma quando la popolazione aumentò, con l’arrivo dei poveri provenienti dalle Highlands e dall’Irlanda in fuga dalla Great Famine (la Grande Carestia), i sotterranei ritrovarono il loro vecchio vigore.

I nuovi abitanti, però, dovettero convivere con strane presenze. La leggenda narra di ombre furtive che vagavano tra le stanze, teste e membra mozzate in fuga. Anime in pena che tentavano di risalire i vicoli.

La leggenda di Allan’s Close

Pare che un tempo, in una delle case murate, vivesse una bambina di nome Annie che presto morì di peste.

Una medium giapponese in visita nel 1992 al Mary King’s Close affermò di aver percepito la sua presenza e che, parlandole, scoprì che era triste perché aveva perso la sua bambola. La medium decise allora di lasciare in dono un pupazzo. Dopo questo gesto percepì Annie più sollevata e contenta.

Da allora i turisti hanno portato nella stanza della piccola regali di ogni tipo o dei soldi, che vengono poi raccolti e devoluti in beneficenza al “Sick Kids Hospital” che si prende cura dei bimbi malati. La stanza sembra davvero una Shrine Room, un santuario che incuriosisce tutti.

Il tour è affascinante e piccoli dettagli, quali ad esempio il perimetro del vecchio soffitto (ora ampliato per dare più spazio e facilitare il passaggio dei visitatori) o la grandezza delle stanze, fanno capire quanto anguste fossero quelle case. Alcune non avevano neanche le finestre (in genere le case senza finestre erano quelle degli abitanti più poveri). E poi i vicoli bui e freddi, un tempo luridi e puzzolenti a causa degli escrementi riversati più volte al giorno, ovviamente per l’assenza di un condotto fognario.

Il Mary King’s Close tour è a pagamento (il tour costa £ 14,50) e le guide indossano abiti dell’epoca. L’ingresso è su High Street (Royal Mile) di fronte  St. Giles’ Cathedral.

IL GHOST TOUR

A differenza del Mary King’s Close, il Ghost tour si svolge in superficie, di sera, e ripercorre quasi tutto il Royal Mile.

La guida racconta storie bizzarre di persone improvvisamente scomparse o morte senza motivo, di traffici illegali, di covi di contrabbandieri e di alloggi per clandestini senza tetto o prostitute. Infine, di due killers, Burke e Hare, procacciatori di cadaveri che poi vendevano agli studenti di anatomia della prestigiosa Università di Edimburgo.

Insomma, per nulla noiosa questa città!!

Il Ghost tour è un free tour. Per chi non lo sapesse, il free tour non è un tour 100% gratuito. E’ il partecipante, o meglio lo “spettatore”, a decidere la “tip” (mancia) da lasciare alla guida.

Lungo Royal Mile ci sono numerosissimi chioschi dove prenotare un free tour della città (o partecipare direttamente anche senza prenotazione – basta solo presentarsi all’ora esatta – perché in genere non sono affollati). Ogni guida personalizza il proprio tour come preferisce. C’è chi si traveste o chi arricchisce le storie con battute ironiche, come nel caso del tour a cui ho partecipato.

#3 GIORNO : IL TOUR DELLE HIGHLANDS

È possibile fare un tour delle Highlands della durata di uno, due o tre giorni. Io ho scelto di fare quello di 1 giorno e mi è toccata una guida super noiosa! Non voglio fare cattiva pubblicità, poiché ci sono amici che con la stessa agenzia hanno fatto un tour di due giorni e sono stati accompagnati da una guida simpatica e competente.

Le tappe per me fondamentali del viaggio sono state:

La parte iniziale del tour, soprattutto perché era bel tempo, è stata molto piacevole. Ho attraversato vallate incantevoli, dai colori eccezionali. Per tutto il tempo ho pensato di essere in Canada. Ovviamente, la stagione autunnale rende questi paesaggi ancora più vivi. Alcune montagne erano innevate e i laghi specchi d’acqua dove si riflettevano gli alberi e la vegetazione. Ogni tanto compariva una tipica “highland cow” (mucca di razza scozzese) o dei resti di un castello arroccato, magari scenario di qualche battaglia in stile Braveheart.

La seconda parte de tour, invece, è stata meno interessante perché, con il calar del sole e la pioggia, è stato impossibile sapere cosa mi circondasse.

Inoltre, Nessie non si è fatta viva!!!! e non me la sono sentita di fare una crociera sul lago per cercarla. Ho però scattato una foto ricordo. Magari tra qualche anno comparirà un’ombra sulla foto che mi farà pensare a lei!!!

#4 GIORNO : SHOPPING A PRINCES STREET E TRAMONTO DA CALTON HILL

Un’altra strada importante di Edimburgo è Princes Street, da dove è possibile ammirare la città che cresce verso l’alto.

Passeggiare lungo questa strada l’ho trovato molto piacevole, sia per il panorama che per i negozi dove fermarsi a fare shopping.

Inoltre, ci sono luoghi di interesse come i giardini di Prices Street, lo Scott Monument e la National Gallery, dove sono custodite alcune opere di Da Vinci, Raffaello, Rembrandt, Tiziano e Velásquez.

Calton Hill, invece, è un piccolo promontorio situato alla fine di Princes Street, dal quale si gode un bellissimo e romantico panorama. Ovviamente, consiglio di andarci al tramonto.

Il viaggio non è ancora finito e manca ancora una montagna da scalare!

#5 GIORNO: ARTHUR’S SEAT

Arthur’s Seat è la montagna più alta del centro di Edimburgo ed è possibile salire fino in cima grazie ad alcuni sentieri costruiti in pietra o di terra battuta. La scalata è durata circa due ore, ma n’è valsa la pena!

E stato un viaggio emozionante e che ripeterei ancora (beh in realtà poi ad Edimburgo sono tornata altre 3 – 4 volte e una di queste sono rimasta un mese intero, ma questa è un’altra storia!!!).

Quindi cari lettori lasciatevi guidare dalle cornamuse scozzesi e affascinare da questi luoghi leggendari.