La Costa Brava è una delle zone della Catalogna più belle da esplorare, perché non solo sorprende per le sue spiagge dorate e le sue cale rocciose, completamente immerse nella natura tipica della macchia mediterranea, ma stupisce e ammalia anche per i suoi borghi medievali e i suoi piccoli villaggi a strapiombo sul mare.
Eccovi, dunque, in ordine sparso, un elenco dei paesini che considero tra i più belli della Costa Brava.
1. Cadaqués
Inizio dal famoso villaggio di pescatori, al confine con la Francia, che tanto ha ispirato il celebre Salvador Dalì, Cadaqués. Con le sue ripide stradine acciottolate e le case bianche, questo borgo è stato per molto tempo la residenza dell’eclettico pittore del ‘900. Tant’è vero che la sua casa-museo è situata proprio di fronte alla baia di Port Lligat.
Non solo Dalì, ma anche Picasso, Chagall, Matisse, Mirò sono stati a Cadaqués, così come il famoso scrittore spagnolo Federico Garcia Lorca. E molti di essi sono stati ospiti di Casa Serinyana, l’edificio modernista più emblematico del borgo, conosciuto anche come la Casa Blava (la casa azzurra).
D’estate Cadaqués è molto frequentata, le spiagge e i bar lungo la baia sono sempre molto affollati. Ecco perché, se cercate un luogo che vi ispiri e che vi trasmetta calma e serenità, vi consiglio visitarla in un periodo diverso dell’anno. Non vi deluderà.
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2. Pals
Situata nella comarca del Baix Empordà, in provincia di Girona, Pals è uno dei borghi medievali meglio conservati della Catalogna. Sorge su una piccola montagna, a soli 6 km dal mare e da alcune delle spiagge più belle della Costa Brava.
Attraverso un labirinto di stradine strette ed acciottolate, si possono scoprire resti della vecchia muraglia, ampie piazze, ville e dimore storiche, la Torre de las Horas, la Chiesa di San Pere, l’Eremo di Pals e il belvedere Josep Pla, dal quale ammirare il bellissimo panorama sulla Comarca dell’Empodrà.
Durante tutto l’anno, a Pals, vengono organizzate numerose attività gastronomiche e culturali, alcune delle quali legate al prodotto per eccellenza del territorio: il riso. “La Plantada y la Siega tradicional del arroz”, ovvero la piantagione e la raccolta del riso, avvengono rispettivamente a giugno e ad ottobre; mentre il Festival Gastronomico del Riso, il “Pals i la Cuina de l’Arròs”, tra aprile e maggio.
Da non perdere sono anche il Presepe Vivente, la Festa della Castagna e di Halloween e la suggestiva “Noche de velas” (la notte delle candele), durante la quale il borgo viene illuminato solo da candele e animato da danze e musica dal vivo.
3. Tossa de Mar
Tossa de Mar è molto più di un borgo medievale della Costa Brava, è una delle località balneari più rinomate della Catalogna, dove trascorrere una piacevole vacanza tra mare, divertimento, cultura, gastronomia locale e storia millenaria.
Il suo centro storico, la Villa Vella, cinto tra mura e torri risalenti al XIII secolo, sorge sul promontorio Cap de Tossa e affaccia su Platja Gran (la spiaggia grande) a forma di mezza luna.
Nel punto più alto del borgo medievale un tempo c’era un castello, nel quale, così narra la leggenda, viveva una bellissima dama corteggiata a lungo da un pirata, il quale restò immobile a guardarla e ad attendere una risposta finché non gli sopraggiunse la morte. La sua nave si ribaltò e sprofondò nel mare. Tuttavia, la chiglia restò scoperta e si trasformò in una rocca, ancora visibile tra il Mar Menuda e la Playa Grande.
Oggi al posto del castello ci sono il Faro di Tossa, visitabile gratuitamente, e un piccolo bar con terrazza dal quale godersi il panorama. Mentre, appena fuori le mura, sorge il barrio Sa Roqueta, il vecchio quartiere di pescatori dove passeggiare o provare il piatto tipico di Tossa de Mar, il cim-i-tomba, fatto di patate, cipolle, aglio, pomodori e pesce (razza o rombo).
4. Begur
Begur, forse, è il borgo più chic della Costa Brava, che mescola vestigia medievali con dimore storiche dall’insolita influenza coloniale.
In realtà, le “casas indianas”, edifici in stile coloniale costruiti nel XIX secolo, rappresentano il periodo d’oro di Begur. Erano abitate dai beguresi rientrati in Spagna, dopo aver fatto fortuna nelle Americhe, soprattutto a Cuba, e che successivamente investirono nell’industria del sughero e del corallo.
All’inizio di settembre, si tiene una festa “La Fira dels Indians”, durante la quale si celebra la relazione tra Begur e Cuba e si rivive quel periodo storico che ha significato tanto per questo borgo e il suo popolo.
E se l’influenza cubana sorprende i turisti, la forte presenza del flamenco incuriosisce ancora di più. Tutti sanno che questa tipica danza gitana non ha origini catalane, eppure, a Begur in molti bar si può ascoltare musica flamenca e assistere a un vero e proprio spettacolo.
Fu la famosa ballerina catalana Carmen Amaya la responsabile di questa grande passione popolare. Negli anni ’60, durante un suo viaggio a Begur, se ne innamorò perdutamente e decise di venirci a vivere. Si installò a Mas d’en Pinc, un casale tipico catalano, oggi trasformato in un museo in suo onore, e negli anni a venire si esibì in questo borgo richiamando l’attenzione di numerosi artisti internazionali e personaggi glamour.
Questi borghi sono meravigliosi e non hanno nulla da invidiare rispetto a quelli italiani! Non sono mai stata nella zona della Costa Brava e con questo articolo mi hai dato un motivo per programmare proprio un bel viaggetto!